IVANA LOVISELLI
Ivana è un’artista che sta cercando il proprio linguaggio personale, che è
in fase di evoluzione e sperimentazione. Oltre alla scuola d’arte diretta da
Cesare Vignato, la pittrice porta avanti un proprio percorso personale dove
l’arte si fa meditazione e disciplina di vita.
In Ivana traspare ancora quella vitalità pulsante che anima i bambini,
fiamma indispensabile che purtroppo molti hanno spento per sottostare al
mercato dell’arte, quella spinta che porta il pittore a commuoversi davanti al
mondo. La sua pittura ha conservato la capacità di tradurre il pensiero in
immagini, di tradurre coi colori i desideri vitali dell’uomo. Così
come alle origini di tutte le civiltà ciò che l’arte rappresenta è sempre più
importante della cosa fisica, dell’opera come oggetto materiale. Una ricerca
che non risponde a criteri puramente estetici ma evoca il mistero della vita ed
offre all’osservatore uno stimolo per guardare la realtà con occhi diversi, per
coglierne il senso profondo. Nelle opere di Ivana compare spesso la figura
dell’albero. Un forma che, oltre a caratterizzare il paesaggio vicentino, di
cui la pittrice è un’attenta osservatrice, diventa contenitore di valori
universali. L’albero è la lenta esplosione di un seme. Esso racchiude in sé
energia e lentezza.
Possiamo dire che la ricerca artistica intrapresa da Ivana Loviselli
traduce, attraverso forme e colori che profumano di meraviglia naif, le più pure
pulsioni di un pittore che ci dice, in effetti, che niente è vile o laido, che
niente è banale, piatto o insapore, a meno che non sia la visione
dell’osservatore ad essere carente.
Nulla è più difficile della semplicità e la ricerca di Ivana sembra davvero
ricordarcelo.
La Storica dell'Arte Francesca Rizzo
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